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Polizia di Stato

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“Il commissario Mascherpa”, graphic novel edito da Poliziamoderna, rivista ufficiale della Polizia di Stato, nato dalla matita del fumettista Daniele Bigliardo e dalla sceneggiatura di Luca Scornaienchi, ha fatto ritorno sulla costa tirrenica calabrese, lì dove tutto è partito nel 2017.Appassionati, istituzioni e cittadini hanno partecipato alla presentazione della fortunata serie al lido “Sabbia d’oro” di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, luogo dove Mascherpa tra un'indagine e l'altra va a mangiare, pur avendo casa e commissariato a Diamante. L’iniziativa è stata promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con l’associazione L’Oro di Calabria.In questi anni Mascherpa è diventato ben più di un semplice personaggio di un fumetto ma un portatore di messaggi positivi per i giovani e un esempio di come si possa coniugare l’impegno per la legalità con l’amore per la propria terra dimostrando, così, come la cultura possa essere uno strumento potente per avvicinare le istituzioni ai cittadini.Durante l’incontro uno spazio è stato dedicato all’intera collezione del fumetto noir e ai suoi 6 volumi: La rosa d’argento, Mare nero, Banditi, Onorata Sanità, Il ritorno dello Scorpione e Fuoco di Natale.Gli introiti delle vendite saranno devoluti al Piano Marco Valerio per il sostegno delle cure per le malattie pediatriche croniche e degenerative dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato. via Polizia di Stato https://ift.tt/60RAKjy
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Novara: ultraottantenne drogato e rapinato, arrestate 2 donne da poliziadistato Privo di sensi e disteso sul divano del suo appartamento di Novara che era stato appena messo a soqquadro. Così è stato trovato un ultraottantenne, che al suo risveglio ha denunciato anche la mancanza di alcuni oggetti d’oro, denaro contante, una carta bancomat e del telefono cellulare. Al termine dell’indagine svolta dagli investigatori della Squadra mobile novarese sono state individuate e arrestate due giovani donne ritenute responsabili di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di carte di credito. via YouTube https://www.youtube.com/watch?v=IUZP2BhviFA
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 Privo di sensi e disteso sul divano del suo appartamento di Novara che era stato appena messo a soqquadro. Così è stato trovato un ultraottantenne, che al suo risveglio ha denunciato anche la mancanza di alcuni oggetti d’oro, denaro contante, una carta bancomat e del telefono cellulare.  Al termine dell’indagine svolta dagli investigatori della Squadra mobile novarese sono state individuate e arrestate due giovani donne ritenute responsabili di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di carte di credito.Intervenuti sul posto gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile hanno trovato su un tavolo tre bicchieri, uno dei quali conteneva un liquido di colore più scuro rispetto agli altri due; probabilmente conteneva benzodiazepine, alle quali l’anziano è risultato positivo in ospedale, e che vengono utilizzate per la preparazione di farmaci ansiolitici e sedativi.Dall’indagine è emerso che la carta bancomat sottratta alla vittima era stata utilizzata per effettuare prelievi di denaro contante e acquisti di telefoni cellulari molto costosi.Dopo essere stato incosciente per 96 ore, al suo risveglio l’uomo ha raccontato ai poliziotti di essere stato avvicinato nel centro cittadino da due ragazze che, con la scusa di essere senza soldi e affamate, sono riuscite a convincerlo a portarle a casa sua, dove, dopo aver bevuto una bevanda, ha perso conoscenza.Subito dopo le criminali si sono date alla fuga, ma sono state riprese da diverse telecamere.Grazie all’analisi delle immagini le donne sono state individuate e poi riconosciute anche dalla vittima e dal negoziante presso il quale hanno utilizzato la carta rubata.Al momento dell’arresto una delle indagate è stata trovata in possesso di un flacone di Xanax, un potente ansiolitico, e di uno dei telefoni acquistati con la carta rubata. via Polizia di Stato https://ift.tt/QBqARdE
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Un 48enne è stato denunciato dai poliziotti della Polizia stradale di Modena per truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa in atti pubblici per essere intestatario di 126 veicoli che, in realtà, venivano utilizzati da altre persone.Al termine di una complessa indagine partita alcuni mesi fa da un controllo di un veicolo in transito sull’Autostrada, gli agenti hanno individuato il “prestanome” risalendo all’uomo che attraverso un’inesistente attività di commercio auto con Partita Iva, effettuava passaggi di proprietà fittizi. Conosciuti come “mini passaggi” l’uomo, si intestava falsamente numerosi veicoli dietro un compenso di denaro, che in realtà erano in uso ad altre persone.La procedura del “mini-passaggio” è consentita per sole finalità di vendita e costituisce un’operazione per l’intestazione di veicoli usati da un operatore commerciale che si avvale di alcuni benefici fiscali; questa procedura, consente la circolazione su strada solo per finalità di prova connesse alla vendita del mezzo.In base a quanto emerso dalle indagini, l’uomo ha dichiarato di essere venditore online di autoveicoli e di utilizzare la targa prova ma in effetti questa procedura ha lo scopo di ridurre i costi dei vari passaggi di proprietà “ordinari” dei veicoli; di conseguenza il tutto si traduceva in sanzioni amministrative mai pagate, veicoli circolanti senza copertura assicurativa, mancato pagamento di tasse di proprietà e di pedaggi autostradali e il possibile utilizzo dei mezzi per commettere reati.  via Polizia di Stato https://ift.tt/IDFnJos
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Il prossimo 29 settembre si svolgerà la Giornata mondiale del cuore, che ha lo scopo di informare e sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardio-cerebro vascolari. La campagna di quest’anno si concentra sul motivare ogni Paese ad avere un piano d’azione nazionale per le malattie cardiovascolari.In occasione della ricorrenza internazionale, Marcello Segre, presidente dell’Associazione l'Associazione italiana cuore e rianimazione “Lorenzo Greco” Onlus, membro nazionale della World heart federation, ha organizzato la conferenza intitolata “La morte cardiaca improvvisa”.L’Associazione, nata per ricordare Lorenzo un bambino di 12 anni morto a scuola a causa di un arresto cardiaco, ha come obiettivo quello di portare in ogni luogo la cultura del soccorso e in particolare di diffondere l’uso precoce del defibrillatore quale strumento salva vita.L’incontro si è svolto questa mattina a Roma, presso il chiostro del convento di Santa Maria sopra Minerva, dove si sono svolti diversi talk sul tema della conferenza.L’evento è stato l’occasione per conferire i premi “Cavalieri del Cuore” e “Messaggero del cuore” a coloro che si sono distinti in attività di soccorso o in ambiti legati alla promozione dell'uso del Dae (Defibrillatore automatico esterno).Premiata la Polizia di Stato, e in rappresentanza del Capo della Polizia, ha ritirato il premio Clementina Moschella, della Direzione centrale di sanità.Tra i premiati anche alcuni rappresentanti della Polizia di Stato.Il commissario capo Serena Sagliano, della questura di Verbania, per aver pianificato diversi incontri che hanno consentito di formare, nell’anno 2023, più di 80 operatori della Polizia di Stato sulle procedure di primo soccorso con impiego di defibrillatore.Gli agenti Filippo Lamia e Geggei Riccio, della questura di Milano, per essersi contraddistinti in attività di soccorso. Con lucidità e rapidità, applicando i protocolli di primo soccorso e l’utilizzo del dispositivo salvavita DAE in dotazione al veicolo di servizio, gli agenti hanno effettuato un massaggio cardiaco con la respirazione “bocca a bocca” per oltre 15 minuti salvandogli la vita. via Polizia di Stato https://ift.tt/LecMyFp
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Individuati e denunciati i responsabili dei gravi disordini avvenuti il 13 settembre scorso all’interno del reparto di oncologia dell'ospedale Santo Spirito di Pescara. Un gruppo di persone, in seguito al decesso di un loro congiunto, si era introdotta con violenza nel nosocomio, danneggiando la struttura e interrompendo il servizio ospedaliero.I poliziotti della Squadra mobile al termine dell’attività investigativa hanno identificato 14 persone coinvolte negli atti vandalici e nelle minacce ai danni del personale sanitario.Gli indagati sono stati denunciati per danneggiamento, minaccia aggravata e interruzione pubblico servizio.Per tre di loro, una donna e due uomini, sono stati revocati i benefici concessi dall’ufficio di sorveglianza di Pescara per cui sono stati riaccompagnati in carcere. via Polizia di Stato https://ift.tt/DLt4l9z
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La collaborazione tra Forze dell’ordine e autorità giudiziarie di tutto il mondo ha permesso di chiudere una piattaforma di comunicazione crittografata istituita per facilitare crimini organizzati messi in atto da pericolose reti criminali operative su scala globale.La piattaforma, conosciuta come Ghost, veniva utilizzata come strumento per svolgere una vasta gamma di attività criminali, tra cui il traffico di droga, il riciclaggio di denaro, episodi di violenza e altre forme di crimine organizzato.La direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, ha dichiarato: “Oggi abbiamo chiarito che le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo. Le Forze dell'ordine di 9 paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato grave. Questa operazione è ciò per cui Europol è fatta: trasformare la collaborazione in risultati concreti riunendo le persone, gli strumenti e l'esperienza giusti per affrontare ogni aspetto di questa operazione complessa”.L’Italia ha partecipato all’operazione con Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), Squadra mobile di Lecce, Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, Servizio centrale operativo della Polizia di Stato (Sco).Ghost era molto popolare tra le organizzazioni criminali grazie alle sue avanzate caratteristiche di sicurezza, per le quali gli utenti potevano acquistare lo strumento senza dover dichiarare alcuna informazione personale. I messaggi erano crittografati e potevano essere seguiti da un codice che avrebbe comportato l’autodistruzione di tutti i messaggi sul telefono che li avrebbe ricevuti.Questo permetteva alle reti criminali di comunicare in modo sicuro, evitare il rilevamento, contrastare le misure forensi e coordinare le loro operazioni illecite oltre confine.Poiché i server della struttura sono stati trovati in Francia e Islanda, i proprietari della società si trovavano in Australia e le attività finanziarie erano situate negli Stati Uniti, è stata avviata un'operazione globale contro il servizio telefonico.Lo smantellamento della rete ha coinvolto una serie di raid coordinati e interventi tecnici. Nel corso dell'indagine, 51 sospetti sono stati arrestati: 38 in Australia, 11 in Irlanda, uno in Canada e uno in Italia appartenente al gruppo mafioso italiano Sacra corona unita.L’uomo arrestato nel nostro Paese, figura di rilievo del clan mafioso Tornese-Padovano,era latitante dal maggio 2023, quando era sfuggito all’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Lecce, in quanto gravemente indiziato di associazione mafiosa.L’attività internazionale ha consentito di prevenire numerose minacce alla vita e di individuare un laboratorio di droga in Australia, oltre a permettere il sequestro di armi, droga e di oltre un milione di euro in contanti a livello globale.Per facilitare le indagini sulle attività illecite facilitate da questa piattaforma di comunicazione, è stata istituita presso Europol una Task force operativa (Otf) nel marzo 2022, coinvolgendo autorità di polizia di Australia, Canada, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Svezia e Stati Uniti, sotto la supervisione giuridica dei paesi del Joint investigation team (Jit).Un Centro operativo congiunto è stato costituito anche presso la sede di Europol durante i giorni di azione, dove rappresentanti dei membri dell'Otf e funzionari di Europol hanno fornito supporto e facilitato il coordinamento delle attività operative simultanee che si svolgevano in tutto il mondo. via Polizia di Stato https://ift.tt/4m2kCeW
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 Ottenevano ricompense per fornire certificazioni di vario genere in materia di sicurezza sul lavoro. I poliziotti della Squadra mobile di Piacenza, Parma, Lodi e Pavia hanno effettuato nella mattinata di oggi una serie di perquisizioni e hanno indagato 16 persone tra dipendenti pubblici, imprenditori e professionisti, accusati a vario titolo per reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, concussione e falso in atto pubblico.L’indagine riguarda in particolare alcuni dipendenti del Dipartimento di sanità pubblica – impiantistica e antinfortunistica della Ausl (Azienda unità sanitaria locale) di Piacenza che, insieme ad alcuni liberi professionisti, avrebbero fornito, in cambio di ricompense, certificazioni per risolvere i problemi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro di alcuni imprenditori.Nell’estate del 2023 i poliziotti delle volanti di Piacenza, insieme ad alcuni operatori della medicina del lavoro dell’Ausl di Piacenza, avevano effettuato dei controlli in seguito ad un grave infortunio sul lavoro subito da un dipendente di un’officina di riparazioni. Lo scenario trovato dai poliziotti, però, era risultato poco chiaro, infatti, all’interno dell’azienda era stata già ripristinata una situazione di normalità precedente all’incidente che aveva reso impossibile approfondire gli accertamenti.A quel punto la Squadra mobile, considerato il dubbio scenario riscontrato, iniziava ad indagare per ricostruire la vicenda e l’esatta dinamica dell’incidente, scoprendo che l’imprenditore si era rivolto a un libero professionista per poter risolvere le problematiche derivate dopo l’incidente avvenuto nella sua azienda.Dalle indagini emergeva la figura di una terza persona, dipendente dell’Ausl di Piacenza che si occupava proprio di infortuni sul lavoro e che avrebbe aiutato l’imprenditore a risolvere la circostanza. Il suo aiuto però aveva un prezzo, come già era accaduto in passato per casi simili. La sua capacità di aggirare le norme nell’ambito dell’infortunistica sul lavoro e della certificazione degli impianti, lo aveva fatto diventare un punto di riferimento di alcune medie piccole imprese locali. Aveva messo sul mercato la sua funzione pubblica in cambio di regali come pregiate bottiglie di vino o ingressi alle partite di serie A.Le perquisizioni degli uffici e delle aziende avvenute oggi, alle quali hanno partecipato oltre 50 poliziotti, serviranno anche a chiarire la posizione di altri dipendenti pubblici individuati all’interno del collaudato sistema. Alessio Evangelista via Polizia di Stato https://ift.tt/F7B8pYl
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Operazione anticorruzione nella sicurezza sul lavoro da poliziadistato Operazione anticorruzione nella sicurezza sul lavoro.16 indagati nelle province di Piacenza, Parma, Lodi e Pavia. via YouTube https://www.youtube.com/watch?v=kwvapBQiqbU
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I poliziotti della Squadra mobile di Avellino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, nei confronti di due persone indagate per estorsione, tentata estorsione e rapina aggravata.L’indagine della Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, ha evidenziato che gli arrestati, dopo aver adescato le vittime su un sito di incontri, estorcevano e tentavano di estorcere loro del denaro.Nella maggior parte dei casi, ricevuta la richiesta di incontro, effettuavano un breve scambio di videomessaggi e, subito dopo, cominciavano a contattare telefonicamente le vittime anche tramite l’invio di messaggi vocali, informandole che, in caso di rifiuto del pagamento di una somma di denaro, avrebbero diffuso gli screenshot e le foto intime acquisite dalle chat dei loro incontri.Successivamente, dopo essersi procurati i dati del coniuge o dei prossimi congiunti, tramite i profili social delle vittime, millantando anche amicizie o parentele nell’ambito della criminalità organizzata, continuavano con ulteriori minacce.In particolare, li avvertivano che avrebbero contattato i loro parenti, al fine di metterli al corrente sui presunti incontri intimi e per costringerli, talvolta riuscendovi, a versare ingenti cifre in cambio del silenzio. via Polizia di Stato https://ift.tt/5XoqynR
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