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Informazioni teocratiche

Perciò continuate a incoraggiarvi e a edificarvi a vicenda, come state già facendo. 1 Tess. 1:11

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Venerdì 20 settembre (Scrittura del giorno) Chi tiene a freno le sue labbra agisce con perspicacia (Prov. 10:19) Potremmo riscontrare che il nostro autocontrollo viene messo alla prova quando usiamo i social network. Se non stiamo attenti, potremmo involontariamente rivelare questioni confidenziali a molte persone. E una volta che un’informazione viene divulgata elettronicamente, non possiamo più fare niente per controllare il modo in cui viene usata o per limitare i danni che potrebbe causare. L’autocontrollo ci aiuterà anche a rimanere in silenzio quando gli oppositori cercano di farci rivelare informazioni che potrebbero mettere in pericolo i fratelli e le sorelle. Questo potrebbe accadere, ad esempio, se venissimo interrogati dalla polizia in un paese dove la nostra opera è vietata o soggetta a restrizioni. In queste e in altre situazioni potremmo applicare questo principio: “Metterò la museruola alla mia bocca” (Sal. 39:1). Sia che abbiamo a che fare con familiari, amici, fratelli e sorelle o chiunque altro, dobbiamo essere persone degne di fiducia. E per riuscirci abbiamo bisogno di autocontrollo. w22.09 13 par. 16 I social network sono diventati molto popolari.b Per esempio: per avere 50 milioni di utenti la radio ha impiegato 38 anni, la televisione ne ha impiegati 13 e Internet solo 4. Recentemente il social network Facebook ha registrato più di 200 milioni di nuovi utenti in appena un anno! Queste sono informazioni di circa 13 anni fa. Possiamo immaginare quanto più di largo uso se ne fa al tempo attuale! Ormai perfino i bambini li sanno usare. Una volta una mamma, per tenere calmi i figli e poter fare qualche faccenda senza correre rischi che si facessero male, si lasciavano davanti alla tv a vedere i cartoni animati. Oggi dovunque si va, e non solo a casa, si vedono i bambini che ancora non vanno a scuola, smanettare nei telefonini come non avessero nient'altro da imparare nella vita. Purtroppo, spesso si rivela un'arma a doppio taglio. I ragazzi, che ovviamente sono inesperti della vita, si ritrovano in mezzo ai guai e per quando i genitori se ne accorgono, è spesso troppo tardi! Siamo grati che l'organizzazione di Geova sia attenta anche su queste tematiche. ( Proverbi 3 : 21 ) Stare attenti a ciò che si dice in presenza di persone malvage è indice di discrezione. Quando nel ministero incontriamo degli schernitori, il silenzio potrebbe essere la risposta più opportuna. Inoltre, se compagni di scuola o di lavoro raccontano barzellette spinte o usano un linguaggio volgare, a volte è saggio che rimaniamo in silenzio per non dare l’impressione che approviamo i loro discorsi. Ma quando si ha davanti un dispositivo elettronico, la cosa diventa più subdola. Nessuno ci vede, nessuno sa cosa stiamo facendo e vedendo, nessuno sa cosa stiamo scrivendo e a chi e quali amicizie accettiamo. Non sappiamo i nostri commenti dove vanno a finire e che uso poi ne faranno. Soprattutto quando si tratta di cose spirituali dobbiamo stare attenti. Gli apostati torcono i buoni propositi e possono arrivare a metterci dubbi nella mente e rovinare tanti anni di faticosi sforzi che abbiamo fatto per rafforzare la nostra amicizia con Geova. ( Proverbi 18 : 21 ) Chi non tiene sotto controllo pensieri, desideri e azioni può rovinarsi la vita. Ma questo è un errore che possiamo evitare. Come? Coltivando l’autocontrollo. Chi ha autocontrollo non agisce d’impulso. Al contrario, si trattiene dal parlare e agire in modi che non piacciono a Dio. Gesù dimostrò cosa significa avere autocontrollo. Ad esempio quando era oltraggiato non rispondeva a tono. Se qualcuno fa un commento su una tematica sui social che a noi non piace perché conosciamo il punto di vista di Geova, siamo pronti a rispondere pensando di dare testimonianza, o sappiamo discernere se ne vale veramente la pena? Se chi ci fa un'obiezione è un famigliare, un amico, o anche qualcuno a cui stiamo dando testimonianza, la cosa è diversa perché la persona sta fisicamente davanti a noi e ne vediamo le reazioni, i gesti, come ci guarda, ecc, e quindi comprendiamo se e cosa rispondere.
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Ma non è lo stesso per i social. Pensando erroneamente di dare testimonianza, rischiamo di rovinare gli sforzi che altri fratelli fanno per curare i loro territori. Stiamo molto attenti! ( 1 Pietro 2 : 23 ) Mie considerazioni sulla scrittura del giorno.💖 Possiamo perspicacia in tutto ciò che facciamo.
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Se notiamo un bisogno di questo tipo e diamo un aiuto pratico, pensiamo a come sarà incoraggiata quella persona! Possiamo edificare gli altri anche con quello che diciamo. Interessiamoci sinceramente dei giovani della congregazione. Avviciniamo quelli che sono scoraggiati e i timidi. Non lasciamo che le conversazioni incentrate sui divertimenti del mondo ci impediscano di fare delle belle conversazioni spirituali con i compagni di fede. ( Proverbi 12 : 25 ) Mie considerazioni sulla scrittura del giorno.💖 Abbiamo tutti bisogno di incoraggiare e di essere incoraggiati.
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Giovedì 19 settembre (Scrittura del giorno) Continuate a incoraggiarvi a vicenda (1 Tess. 5:11) Geova ci ha scelto, ha voluto che facessimo parte della famiglia mondiale dei suoi adoratori. Questo è un enorme privilegio da cui derivano molte benedizioni (Mar. 10:29, 30). In tutto il mondo abbiamo fratelli e sorelle che come noi amano Geova e fanno del loro meglio per vivere secondo le sue norme. Forse parliamo una lingua diversa, abbiamo una cultura diversa e ci vestiamo in modo diverso. Eppure sentiamo di avere molto in comune, perfino quando ci incontriamo per la prima volta. In particolare siamo contenti di adorare tutti insieme il nostro amorevole Padre celeste; dobbiamo rimanere uniti ai nostri fratelli e alle nostre sorelle (Sal. 133:1). Quando ne abbiamo bisogno, loro sono pronti a portare i nostri pesi (Rom. 15:1; Gal. 6:2). Inoltre ci incoraggiano a continuare a servire Geova e a rimanere forti dal punto di vista spirituale (Ebr. 10:23-25). Pensiamo a come ci sentiremmo se non avessimo la congregazione, che ci protegge e ci aiuta a rimanere forti davanti ai nostri nemici: Satana il Diavolo e questo mondo malvagio. w22.09 2-3 parr. 3-4 Chi sono questi “fratelli e sorelle e madri e figli”? Il semplice vedere un gran numero di persone in una Sala del Regno, spesso un centinaio o più, che si definiscono fratelli e sorelle non fa automaticamente sentire a una persona che quelli sono i suoi fratelli, sorelle, madri e figli. Consideriamo questo fatto : Il discepolo Giacomo ci ricorda che perché la nostra adorazione sia gradita a Geova dobbiamo fare il possibile per capire chi ha veramente bisogno e di cosa. Ciò significa che non dobbiamo permettere che atteggiamenti mondani di superiorità socioeconomica ci facciano chiudere la porta della compassione in primis agli orfani e alle vedove. Dobbiamo prendere l’iniziativa di offrire loro compagnia e ospitalità. Mostrare ospitalità non significa sempre provvedere loro cose materiali. Le famiglie con un solo genitore o religiosamente divise non hanno necessariamente problemi economici. Ma la sana compagnia, l’atmosfera familiare, lo stare con persone di varie età e il condividere buone cose spirituali sono cose preziose nella vita. Se quindi si tiene presente che ciò che conta non sono le cose elaborate, ma lo spirito di amore e di unità, com’è bello che a volte anche chi ha ricevuto, mostrino ospitalità ai loro conservi cristiani. ( Giacomo 1 : 27 ) Rifiutandoci di fare compromesso col mondo di Satana aiutiamo altri a mantenersi fermi. E con la nostra prontezza, non solo a prenderci dei disturbi, ma anche a rischiare la vita e la libertà quando è necessario per edificarci gli uni gli altri, ci diamo a vicenda il coraggio di dichiarare la Parola di Dio senza timore. Continuiamo a valerci pienamente di tali opportunità di incoraggiarci gli uni gli altri. Consideriamo le necessità di quelli che ci circondano, imitiamo l’esempio del nostro Padre che è nel cielo e di suo Figlio incoraggiando altri. Parlando dei nostri sorveglianti cristiani e cooperando con loro, edifichiamo loro e l’opinione che altri hanno di loro. D’altra parte, i sorveglianti non devono scoraggiare, ma piuttosto incoraggiare i fratelli. Incoraggiamoci gli uni gli altri. ( 2 Corinti 7 : 6 - 7 ) L’apostolo Paolo fece tutto il possibile per rafforzare i suoi conservi. Anche noi ci preoccupiamo quando i nostri fratelli affrontano situazioni difficili e desideriamo aiutarli. La Bibbia indica che tutti, non solo gli anziani, dovrebbero interessarsi degli altri. Nella Bibbia troviamo esempi di fedeli servitori di Geova a cui attingere per imitarne le qualità. Una ad esempio è Gazzella. Lei notava quelli che erano nel bisogno e faceva il possibile per aiutarli. Che eccellente esempio! Forse veniamo a sapere che una persona anziana ha bisogno di un passaggio per andare all’adunanza. O magari c’è un pioniere che nel pomeriggio di un giorno feriale non ha nessuno con cui uscire in servizio.
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Non c’è dubbio, tutta la Scrittura è ispirata da Dio ed è priva di opinioni umane. Per questo può predire con esattezza il futuro. ( Daniele 12 : 9 ) Mie considerazioni sulla scrittura del giorno.💖 Siamo certi che le profezie di Geova si avvereranno sicuramente.
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Mercoledì 18 settembre (Scrittura del giorno) Nessuna profezia è mai venuta dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano spinti dallo spirito santo (2 Piet. 1:21) La Bibbia contiene molte profezie che si sono adempiute, alcune delle quali erano state scritte centinaia di anni prima. La storia conferma che queste profezie si sono avverate. La cosa non ci sorprende, perché sappiamo che l’Autore delle profezie contenute nella Bibbia è Geova. Pensiamo alle profezie riguardanti la caduta dell’antica città di Babilonia. Nell’VIII secolo a.E.V. il profeta Isaia fu ispirato a predire che la città di Babilonia, all’epoca molto potente, sarebbe stata conquistata. Disse perfino il nome di chi l’avrebbe conquistata, Ciro, e predisse con precisione il modo in cui la città sarebbe stata presa (Isa. 44:27–45:2). Isaia inoltre profetizzò che Babilonia alla fine sarebbe stata distrutta e non sarebbe stata mai più abitata (Isa. 13:19, 20). Babilonia fu conquistata dai medi e dai persiani nel 539 a.E.V., e oggi nel luogo in cui sorgeva questa grande città c’è solo un cumulo di rovine. w23.01 4 par. 10 Immaginiamoci di ascoltare le previsioni del tempo di un meteorologo che ha la reputazione di non sbagliare mai. Se annunciasse pioggia, non ci porteremmo l’ombrello? La Bibbia contiene moltissime profezie, o predizioni di eventi futuri.a La sua reputazione, come è documentato dalla storia, è inequivocabile: le profezie bibliche si avverano sempre. Le profezie bibliche sono spesso specifiche e si adempirono nei minimi particolari. Di solito riguardano questioni di grande importanza e predicono l’opposto di ciò che si sarebbe aspettato chi viveva al tempo in cui furono pronunciate. Qualcosa di simile accadrà fra breve. Le persone non si aspettano che ci sarà un totale stravolgimento su questa terra. Molti continuano a confidare nelle istituzioni umane o nella religione affinché le cose si mettono a posto. Ma noi che crediamo in Geova e abbiamo basi solide per non dubitare della sua parola, sappiamo bene che le cose non stanno così. Non daremo mai adito alle promesse umane nemmeno se che riescano a risolvere i problemi. Sarà solo in Geova che confideremo e aiuteremo altri a fare lo stesso. ( Salmi 146 : 3 - 5 ) Geova Dio è Colui che stabilisce chi sono i suoi veri messaggeri. Li rende riconoscibili facendo avverare i messaggi che pronuncia tramite loro. Geova è anche Colui che smaschera i falsi messaggeri. Come? Non facendo adempiere i loro segni e le loro predizioni. In questo modo dimostra che i messaggi di tali sedicenti pronosticatori scaturiscono in effetti dai loro falsi ragionamenti, sì, dai loro stolti pensieri carnali! Giuda e Gerusalemme dovevano essere desolate, rimanendo senza abitanti per 70 anni. Comunque, Geova dichiarò tramite Isaia ed Ezechiele che la città sarebbe stata riedificata e il paese riabitato esattamente nel tempo che aveva predetto! Questa era una predizione stupefacente. Perché? Perché Babilonia aveva la fama di non liberare mai i suoi prigionieri. È straordinario meditare su questi avvenimenti e su come si sono adempiuti. Ci forniscono la garanzia che ciò che dovrà adempirsi si avvererà sicuramente. ( Isaia 55 : 10 - 11 ) La Bibbia è stata scritta da una quarantina di uomini nell’arco di 1.610 anni, dal 1513 a.E.V. al 98 E.V. Alcuni di questi erano profeti “sospinti dallo spirito santo”. Il verbo greco tradotto “erano sospinti” ha il senso di “portare o trasportare da un luogo all’altro”, e “può essere variamente reso: essere trasportati, essere guidati, lasciarsi trasportare”. In Atti viene usato per descrivere un’imbarcazione che viene spinta o trasportata dal vento lungo una certa rotta. Profeti e scrittori biblici furono “sospinti dallo spirito santo” nel senso che Dio comunicò con loro, li motivò e li guidò per mezzo della sua forza attiva. Pertanto non misero per iscritto idee personali ma i pensieri di Dio. Anzi, a volte gli ispirati profeti e scrittori non sapevano neppure il significato di ciò che stavano predicendo o scrivendo.
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