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La donna pentita e perdonata, quel giorno incontrò Gesù, il vero Amore, che è puro, casto, spirituale, celeste, divino. Quel giorno la femmina salvata incontrò il vero Uomo, che dovrebbe essere il modello di tutti i maschi che vogliono diventare veri uomini: Gesù Cristo. Quel giorno colei che prima si sentiva disperata e sola, incontrò per la prima volta l'Amore, la gioia, il perdono, la salvezza, la liberazione, la guarigione: incontrò il Signore Dio in persona! La grande peccatrice divenne la grande penitente, seguì Gesù, nel gruppo delle pie donne, la prima congregazione di donne consacrate al Signore Gesù, e visse una vita di grandi penitenze e sacrifici, finchè raggiunse la santità, e la Vita eterna.
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La chiamavano la grande peccatrice, poichè ella frequentava parecchi "maschi", che disonoravano la dignità maschile. Lei, la grande peccatrice, era cresciuta in una società ipocrita, dove molti mondani chiamavano "amore", ciò che amore non è, ma è soltanto degradazione bestiale nei più scimmieschi e bestiali istinti, che disonorano milioni di terrestri. I degradati subumani che peccano contro la santa virtù della purezza, definiscono "amore" ciò che è esattamente il suo contrario. Il vero amore è puro, è casto, è eroico, è celeste, è santo, è salvifico: è l'Amore che ci ha dimostrato Gesù. La grande peccatrice era stata ingannata, come moltissime femmine del passato e del presente: i demoni le avevano proposto molti partner, dicendo che l'avrebbero amata, ma i vizi impuri la sprofondavano sempre più nell'amarezza, nella disperazione e nella solitudine: lei era circondata da "clienti" e amanti, ma era sempre più sola, disonorata, disperata. Con i suoi vizi era diventata milionaria e ricchissima di denaro, ma si sentiva come la più povera e miserabile della terra. Un giorno, arrivò Gesù nella città in cui lei viveva. Sentendo parlare dei miracoli che compiva, andò a vederlo, assieme a molti curiosi. Gesù guarì molti malati, scacciò molti demoni, e poi fece una predica memorabile, tuonando contro i vizi, e proclamando la bellezza delle sante virtù. Gesù predicò chiaramente che i vizi conducono i peccatori all'inferno, e l'unica possibilità di salvezza, è diventare fedeli rigidamente nella fede in Dio e nella morale. Soltanto abbandonando i vizi e i peccati, ed esercitandosi nelle sante virtù, si può ottenere il perdono dal Signore Dio, maestoso Giudice di infinita severità, e avere qualche possibilità di salvezza eterna. La grande peccatrice si pentì amaramente della sua vita passata nei vizi bestiali contrari alla santa virtù della purezza, e decise di cambiare vita: decise di dare tutte le sue ricchezze ai poveri, e implorare il perdono da Gesù stesso, perchè lei sentiva che era l'Unico su questa terra che poteva concederle il perdono di Dio. Così, saputo che Gesù era andato a mangiare da un fariseo, entrò nell'ambiente aperto dove mangiavano i commensali, e si buttò ai piedi di Gesù, sinceramente pentita. Ecco come racconta l'episodio il Santo Vangelo secondo San Luca (cap.7): "uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato, disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli.  Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». "
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Come il Vento fra le Bianche Onde del Cielo

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Autorizzare l’Ucraina a usare le armi occidentali in Russia serve a distruggere i missili che Mosca usa per uccidere i civili

Kyjiv ha attaccato un importante deposito russo nella regione di Tver distruggendo trentamila tonnellate di munizioni, comprese le armi balistiche che da quasi tre anni tolgono la vita dei cittadini ucraini, colpendo scuole, mercati e ospedali. Ma i partiti italiani, al Parlamento europeo, preferiscono aiutare il Cremlino

Queste sacrosante verità celesti dovrebbero essere insegnate e predicate tutti i giorni dagli ecclesiastici e da tutte le anime battezzate: Se una persona parlasse i linguaggi dei popoli e degli angeli, ma non avesse la purezza, quella persona avrebbe la dannazione eterna assicurata. Se una persona avesse il dono della profezia, e conoscesse tutti i misteri e tutta la scienza, e possedesse la pienezza della fede in modo da trasportare le montagne, ma non avesse la santa rigidità nella dottrina e nella morale, quella persona rimarrebbe insignificante. E se una persona distribuisse tutti i suoi beni ai poveri, e sacrificasse perfino la sua vita per salvare altri, ma non avesse la santa intolleranza contro il male, contro i peccati e i malvagi, a poco gioverebbe la sua offerta. E se una persona percorresse tutta la terra, predicando a tutti il santo Vangelo, ma non avesse il sacro zelo per la giustizia, e se non lottasse instancabilmente per distruggere il male, il peccato e le opere dei malvagi, quella persona rimarrebbe nell'amarezza. Se una persona non ha come obiettivo la ricerca incessante della perfezione, dell'esercizio delle sante virtù, della rigidità nella dottrina e nella morale, e nello zelo ardente per conseguire la santità, quella persona rischia la perdizione eterna. La santità è intransigente e integralista, è rigida nella fede e nella morale, è feroce contro il male e contro i malvagi, è intollerante contro i peccati e contro qualsiasi compromesso con il male o con gli empi; la santità distrugge le opere dei malvagi, lotta contro la corruzione e contro i corrotti, odia le eresie e i peccati, rifiuta gli eretici e gli scismatici. La santità disprezza la tiepidezza e la superficialità, e cerca sempre la grandezza nelle opere, nelle virtù, nella fede e nella sapienza. Questo dovrebbero ricordarsi ogni giorno tutte le anime battezzate che vivono sulla terra.
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Il Signore Dio Onnipotente ci ha sempre insegnato che la vita consacrata a Lui, è lo stato di perfezione religiosa: la vita consacrata è infinitamente superiore alla vita matrimoniale. Il Signore Dio, i Santi e il Sacro Magistero della Santa Chiesa, insegnano che chi non sceglie la via del matrimonio, per abbracciare la vita religiosa, entra in uno stato di vita più perfetto, che gli permetterà di raggiungere più facilmente e sicuramente, la perfezione cristiana. Ogni Cattolico fedele deve considerare come saceo dogma di fede, che la scelta del celibato religioso è “migliore e più felice” del matrimonio; chi invece ritiene il contrario, cade nell’eresia, nella scomunica, e nella dannazione eterna. Ricorda sempre: la verginità consacrata è migliore e superiore della vita matrimoniale. Infatti, "la vita consacrata al Signore Dio, è lo stato canonico di perfezione" (Venerabile Pio XII) Il grande San Tommaso d'Aquino insegna che il matrimonio è un impedimento ad un amore più perfetto a Dio, mentre la vita religiosa costituisce una “consacrazione” totale a Dio stesso, e quindi uno stato di vita superiore al matrimonio.
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