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Sulla Soglia. Richiami di Risveglio 💙🌈

Siamo sulla soglia di un mondo nuovo. La chiave per varcarla: la Consapevolezza di "Chi Siamo"... Canale di Crescita Personale

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Percorso Trimestrale "Il Respiro, porta di un Tempio"
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PROGRAMMA DETTAGLIATO.docx0.38 KB
#RESPIRISOFIA 3 RESPIRAZIONE E SISTEMA NERVOSO ✨💛✨ Già da tempo è stato evidenziato che le persone che effettuano una respirazione profonda, di tipo addominale, tendono ad avere un’aumentata produzione di endorfine sostanze che, agendo sulla corteccia cerebrale, aiutano a rimuovere e alleviare molte delle nostre paure e delle nostre ansie. Inoltre, uno studio giapponese molto interessante ha indicato la fortissima correlazione tra l’aspetto mentale, inteso come percezioni piacevoli e spiacevoli legate alla vita, e l'ampiezza del movimento diaframmatico: quando si vive male o si incontrano situazioni negative la mobilità del diaframma è notevolmente ridotta, mentre al contrario aumenta in presenza di stimoli mentali positivi. Oggi è stato finalmente dimostrato come la respirazione consapevole agisca direttamente sul sistema nervoso centrale. Il diaframma ha una stretta relazione con il nervo vago, che è una delle componenti rilevanti del sistema neurovegetativo. Questo nervo attraversa il muscolo respiratorio passando dal torace all’addome tramite il foro esofageo, articolandosi in due rami: le fibre del vago sinistro passano davanti all’esofago, quelle del destro gli passano dietro. Il vago ha l’importante funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo, ovvero la condizione di equilibrio interno, caratteristica di tutti gli organismi viventi, che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne attraverso meccanismi autoregolatori. Il buono stato del muscolo diaframmatico e la sua corretta attività prevengono, quindi, eventuali irritazioni delle componenti del nervo vago e i disturbi a queste collegati. Chiaro è che la componente mentale agisce in maniera duplice e binaria sul diaframma proprio attraverso questo nervo, calmando o implementando le nostre reazioni! D'altra parte, è bagaglio da oltre 5.000 anni della cultura yogica, della medicina olistica e di tutte le culture o materie simili, il concetto di «terzo chakra» o plesso solare, situato nella zona del diaframma. Che è il centro da cui si dipartono le energie. Dal quale, “solarmente” appunto, si irradiano a tutto il sistema. Se quindi questo centro energetico è libero e nel pieno della funzionalità, le energie si distribuiscono in modo equilibrato e corretto in ogni parte del corpo. Ecco perché emozioni negative, come rabbia, paura, stress, rancori bloccano la respirazione, e addirittura ci “strozzano” dandoci quella terribile sensazione di pugno nello stomaco mentre quelle belle e positive ci fanno volare in alto, come sussurra l’immagine delle “farfalle” nello stomaco. È del tutto evidente, allora, quanto il nostro potenziale di miglioramento psico-fisico possa essere enorme imparando ad allenare il Respiro. Ma questo non è che l’inizio! C’è molto di più, naturalmente... 💛✨💛 Per questo segnalo che, martedì 8 ottobre 2024, partirà la riedizione del Percorso Trimestrale Online sul Respiro Consapevole, dal titolo “Il Respiro, porta di un Tempio”. Allego il Programma Dettagliato. --> https://medicinadeisignificati.it/il-respiro-porta-di-un-tempio/
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IL RESPIRO, PORTA DI UN TEMPIO

Respirazione: una pratica di raffinamento coscienziale e salute bioenergetica Il percorso è rivolto a chi desidera affrontare al meglio le sfide della vita, potenziando le proprie innate risorse. Ma anche a chi vuole incamminarsi in un percorso di autoconoscenza e consapevolezza. Con l’intento fondamentale di sostenere in questo momento storicamente molto difficile, vero “momento di…

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IL RESPIRO, PORTA DI UN TEMPIO

Respirazione: una pratica di raffinamento coscienziale e salute bioenergetica Il percorso è rivolto a chi desidera affrontare al meglio le sfide della vita, potenziando le proprie innate risorse. Ma anche a chi vuole incamminarsi in un percorso di autoconoscenza e consapevolezza. Con l’intento fondamentale di sostenere in questo momento storicamente molto difficile, vero “momento di…

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Il DIAFRAMMA ed il suo ruolo cardine nella gestione di stress, ansie, fobie, tensioni.
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#RESPIRISOFIA 3 Dimmi come respiri e ti dirò chi sei! ✨💛✨ Eccoci al nostro terzo "mercoledì mercuriale" dedicato alla Scienza (e Saggezza!) del Respiro. Ovvero ciò che, in noi, si manifesta, come parte del "SOFFIO". 💛✨💛 Hai mai pensato che la nostra respirazione possa essere una cartina al tornasole del nostro stato interiore e profondo? È proprio così. La nostra respirazione riflette, con grande precisione, la nostra tensione emotiva e mentale, che presto diviene fisiologica e corporea. Basta osservarsi un po' più da vicino per scoprire che quando qualcosa interviene nella nostra vita il nostro corpo reagisce, e reagisce proprio a partire dal respiro. Per questo tante tradizioni di origine orientale - ma non solo - ci portano per prima cosa all'osservazione del nostro respiro e della sue variazioni. Ovviamente, l'osservazione precede il controllo e la sua regolazione. Non solamente quando il corpo si mobilita, quando corre ad esempio, e per questo richiede maggior energia e quindi il respiro si fa più frequente, a volte affannoso. In altre parole, non solo una maggiore richiesta energetica porta ad una accelerazione aerobica. Nella maggior parte dei casi neppure ce ne accorgiamo, ma il respiro è modificato persino da una anche minima variazione emotiva. Un semplice sussulto dovuto ad una inaspettata sorpresa, non è che una modifica repentina del fluire dell'aria nel nostro organismo, il quale ci porta a sospendere, anche solo per una pausa brevissima, il respiro che lo alimenta. E non voglio parlare delle grandi emozioni, che talora letteralmente ci investono, come quelle della rabbia, della paura o della preoccupazione ansiosa. Possiamo constatare questo con grande facilità, solo osservandoci. Però possiamo anche rilevare che, se il nostro organismo energetico è in grado di portare una modifica così veloce al suo rifornimento aerobico, allora possiamo cominciare a credere che sia vera anche la possibilità contraria. Ossia quella possibilità di controllare le nostre emozioni attraverso una volontaria e consapevole regolazione del respiro. Emozioni e non solo: anche lo stato mentale lo coinvolge direttamente poiché, sappiamo, è esso stesso un grande motore-emotivo... Cosa significa tutto ciò? Significa che abbiamo tra le mani uno strumento potentissimo, per rendere migliore e anche fisiologicamente funzionale la nostra esistenza nel nostro mondo. Un esempio molto semplice: quando devo sostenere un esame in università, un colloquio di lavoro, oppure altre situazioni emozionalmente intense che rischiano di farci perdere la centratura, necessaria per ottimizzare la nostra risposta agli eventi. Ecco allora che, consapevoli di una più impegnativa richiesta energetica nella situazione in atto, ma anche della necessità di mantenere i nostri potenziali, fisico-emotivo-emozionali, saldamente connessi e collegati fra loro, la possibilità di coordinare il mio respiro e adeguarlo alla richiesta si rivela fondamentale strumento per ottimizzare le mie risorse. In questo processo di quotidiana sperimentazione, c'è un vero e proprio organo, tanto potente quanto poco conosciuto e utilizzato. Parlo di organo e non solo di muscolo, come comunemente è conosciuto: questo muscolo è il diaframma e riveste una vera e propria "funzione organica" a tutti i livelli. Esso infatti organizza e coordina piani diversi, a partire proprio dal nostro corpo fisico. Etimologicamente, si chiama diaframma perché "separa" (dal greco antico dià-frasso). Ma, vedremo, in realtà UNISCE, poiché mette, o dispone le parti, in una RELAZIONE INTELLIGENTE. Separa veri e propri "regni" del nostro corpo fisico ed energetico: il "regno" cardio-respiratorio, motore della nostra vita emozionale e ritmica. Quello che scandisce il tempo, il passo di marcia, cui la vita tutta si riconduce nella sua "necessaria e significante" espressione duale. Poiché, sappiamo, tutto in questo pianeta è fondato sul doppio aspetto delle cose. Il respiro stesso è il simbolo strutturante del dualismo di questa nostra dimensione.
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Il diaframma, dicevamo, separa questo regno superiore da quello immediatamente inferiore, o ad esso sottostante, delegato alla digestione o al metabolismo che l'energia-vita richiede, per rendersi funzionale alla nostra esistenza. Questo è il regno dove avvengono le trasformazioni chimiche importantissime, cui è sottoposto ciò che dall'esterno entra dentro di noi. In realtà, tutto il nostro organismo è luogo di trasformazione: come lo è il regno dell'aria che ha sede nei polmoni, o quello dei pensieri che ha sede nel nostro cervello. Tuttavia, le trasformazioni metaboliche che si compiono nel nostro sistema digestivo, sono trasformazioni pertinenti alla materia organica più grezza, con la quale veniamo in contatto. Le trasformazioni metaboliche che invece si compiono nel sistema aerobico, cioè i polmoni, riguardano una materia più sottile, l'aria, con la sua controparte energetica. Mentre quelle che avvengono a livello del cervello riguardano una "materia" ancora più impalpabile, tale da trascendere persino questo termine: e sono i nostri pensieri. Anch'essi infatti richiedono un vero e proprio processo metabolico, di creazione o assorbimento, di discernimento e valutazione. Sarà per questo che si dice che cervello e intestino sono così strettamente imparentati? Non certo solo per la loro indiscutibile somiglianza anatomica! Regni diversi per diversi tipi di materia, dal più grossolano al più sottile: materia o energia che compie un lungo viaggio dentro di noi, forse per riportarci alla nostra casa originaria. La "casa della consapevolezza" di chi noi veramente siamo. Che, per abitarla, ha bisogno che questo viaggio si compia, questo viaggio che è la vita, inquietante quanto meraviglioso.
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La Coscienza di Sé ed il superamento della separatezza: "L'Homo Sui Conscio opererà in modo NON DUALE!" ❤️❤️❤️
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Atmosfera di San Michele – Equinozio d’Autunno  2568 L’Arcangelo Michele e il senso iniziatico dell’equinozio d’autunno  Di Omraam Mikhaël Aïvanhov 🍇🥖🍞 Percorrendo la fascia zodiacale, il sole attraversa ogni anno i quattro punti cardinali chiamati equinozi e solstizi. Questi quattro punti, solstizi ed equinozi, coincidono con le quattro feste dette cardinali: Natale, Pasqua, S. Giovanni e San Michele, feste istituite dagli Iniziati per ricordare agli uomini che in quelle date il sole immette nell’universo delle forze particolarmente potenti, forze che gli uomini, se coscienti, hanno la possibilità di utilizzare per la loro evoluzione. L’invio di tali forze è organizzato e regolato da grandi spiriti che hanno ai loro ordini molti altri spiriti di minore importanza, incaricati di distribuire le energie sulla superficie del pianeta. Una moltitudine di spiriti si dedica a questa attività. Non bisogna pensare che, in natura, tutto si produca meccanicamente; non è così, ogni cambiamento è dovuto all’opera di entità incaricate di occuparsi dei minerali o dei vegetali, degli animali o degli uomini. Il 21 settembre ha luogo l’equinozio d’autunno, al quale presiede l’Arcangelo Michele. Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo. I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l’essere umano. Come il frutto si separa dall’albero e il seme dal frutto, l’anima si separa dal corpo. Il corpo corrisponde all’involucro e l’anima al seme che viene seminato in alto, in Cielo. Il giorno in cui sarà maturo, il frutto che è l’uomo non dovrà cadere in terra come il seme di una pianta, ma volarsene verso il Cielo. E l’autunno è il periodo nel quale deve avvenire questa separazione dello spirituale dal materiale. Durante l’autunno tale processo di separazione si realizza in tutta la natura per preparare la nuova vita. Come l’Arcangelo Michele viene a separare l’anima dal corpo, così l’Iniziato lascia morire in sé una materia per liberare la vita. L’Arcangelo Michele separa l’anima dal corpo perché l’anima deve viaggiare, visitare altri mondi dello spazio e non rimanere eternamente sulla terra. La separazione è una legge della vita. Questo porta e rappresenta l’Arcangelo Michele: la selezione, il discernimento, l’apprendere a separare il puro dall’impuro, l’utile dall’inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva. E la causa di tutte le sventure è proprio la mancanza della capacità di discernimento. Le forze presiedute dall’Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L’arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest’arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera… Questa separazione è il simbolo della maturità. Omraam Mikhaël Aïvanhov
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Associazione Pedagogica Steineriana Vallebona, Asilo Paritario Bimbi Felici e Supporto all'Educazioone Prentale

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San Michele e la vittoria sul serpente 🍁 ✨ 🍁 Ci avviciniamo all'Equinozio autunnale. Con esso si completa un ciclo del "Corso dell'Anno" dove la metafora stagionale permette l'aprirsi al modello che essa rappresenta: il nostro cammino di crescita ed evoluzione. Una occasione di "dare Significato" alle cose, dal susseguirsi delle stagioni nella natura, come nella vita umana. Dare significato, per "ritrovare il senso", ovvero la Direzione. Tuttavia, il "modello evolutivo" non concerne solo la dimensione materiale, né solo quella psico-emotiva. Possiamo innalzarlo - e innalzarci - ad un livello superiore, quello dello Spirito. Del cammino che Anima compie, nel suo inquietante viaggio tra cielo e terra. Con l'equinozio autunnale ci si appresta al "grande salto". Il secondo "salto dell'abisso", dopo quello che ci ha portato a nascere in questo mondo come germogli, incoscienti e fragili. Questi due abissi sono quelli che la tradizione antica chiama le "due porte": la Porta degli Uomini e la Porta degli Dei. Dobbiamo abituarci a tessere il parallelo tra microcosmo e macrocosmo, poiché i processi della natura si ripetono, intensificandosi, anche nella fisiologia umana. Il nostro Respiro si pone in risonanza con il Grande Respiro della Terra. Inspiro ed Espirò costituiscono le polarità entro le quali si intesse tutta l'esistenza umana sulla terra e la vita non è che un costante dialogo tra atto inspiratorio ed atto espiratorio. Risveglio e addormentamento - due stati di coscienza - dove nulla scompare, ma solo si nasconde. Il "lavoro" si sposta da una dimensione ad un'altra, dal visibile all'invisibile. Venerdì 20 settembre alle 21 ne parleremo in diretta con Alice Lazzari sul Canale Telegram Un ponte tra mondi. Il momento è cruciale. Come quello che l'umanità intera sta ora vivendo. Non manchiamo all'appuntamento che la nostra coscienza ha preso, da sempre! "Nel mese del Passaggio, nel difficile varco fra i mondi, l'augurio di custodire, mentre il buio avanza, la memoria della luce". 🍁 ✨ 🍁
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